La Treccia di Castelfranco in Miscano è un prodotto ottenuto dalla trasformazione del latte fresco del mattino, dalla mungitura di bovini quali Brune e Frisone.
Ieri
Il latte versato in un tino di legno a temperatura di 36° circa aggiungendo il caglio che è l’estratto enzimatico capace di determinare a coagulazione del latte, si estrae dall’abomaso di vitello.
Oggi
Il latte versato in un tino d’acciaio a temperatura di 36° circa aggiungendo siero innesto ottenuto dalle lavorazioni precedenti e del caglio estratto dall’abomaso di vitello
Dopo circa 25/30 minuti a coagulo avvenuto si effettua la rottura (chiamata cagliata) con un bastone di legno o uno spino d’acciaio rendendola a pezzi grandi come noci, si lascia riposare il tutto per alcuni minuti fin quando la parte solida si separa da quella liquida il siero:dal quale portato a temperatura di 85°,si ricava la ricotta.
La prova di filatura :
si ottiene immergendo un pezzettino di pasta in acqua bollente, se fila è la prova che la pasta è pronta per essere tagliata, a fettine sottili, aggiungendo dell’acqua bollente si porta la pasta filante lavorata con un bastone rendendola a forma di fune, che intrecciata darà forma alla treccia.
Lasciandola raffreddare un pò in acqua fredda e successivamente per qualche minuto in salamoia,
la treccia sarà pronta per esser gustata in tutto il suo sapore unico , genuino, ricordando il sapore del latte.
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